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Xvidcap permette di registrare ciò che avviene in una zona specifica del desktop.

Xvidcap permette di registrare ciò che avviene in una zona specifica del desktop, come una finestra, ma, non facendo uso di driver connessi direttamente all'hardware, sarà necessario un computer abbastanza potente per star dietro alla gran mole di dati in gioco.

Il programma registra tutti i fotogrammi della cattura, in una serie di fermi immagine a scelta tra i formati jpeg, png, xwd, ppm oppure in un filmato, sono diversi i formati supportati (per versioni superiori alla 1.0.9) anche se ho avuto numerosi problemi con moti di essi.

Permette anche di registrare l'audio (sempre con versioni superiori alla 1.0.9). Se optate per le singole immagini esse possono essere convertite in un filmato in vario modo, con Gimp, mencoder, transcode, Image Magick, etc.

Il programma può essere prelevato in forma di sorgenti (o in versione binaria cercando in rete la versione per la vostra distribuzione) da QUI sia nella vecchia versione 1.0.9, datata 1999 sia nella nuova versione (a cura di un nuovo autore). Se scaricate la versione 1.1.4pre2 dovete compilarla in questo modo:

./configure --with-gtk2 --with-forced-embedded-ffmpeg

Nonostante aver seguito queste indicazioni non sono riuscito a far eseguire il make install, allora ho lanciato il programma direttamente dalla cartella dei sorgenti, per questo motivo credo di aver sperimentato tutta una serie di problemi.

Se a voi le cose sono andate meglio potrete avviare il programma con:

/usr/local/bin/xvidcap (gvidcap)

Gvidcap è la versione che utilizza le librerie gtk2, ha quindi un'interfaccia più moderna e amichevole
La linea di comando accetta molti parametri che potrete leggere, insieme ai formati supportati, con:

xvidcap --help

in questo tutorial imposteremo le opzioni graficamente.

Dopo l'avvio il programma si presenterà così:



Il riquadro rosso indica la zona che verrà registrata. Prima di partire impostiamo le preferenze, cui potremo accedere con File -> Preferences o in caso di problemi con ALT+O:

Vecchia finestra delle opzioni.

Le opzioni impostabili sono le seguenti:

    * Fotogrammi per secondo, 25 sono ideali per filmati fluidi. Se potete accettare qualche scatto riducete questo valore:occuperete meno spazio e sarà minore il lavoro per il computer, potrete quindi aumentare la finestra di cattura
    * File pattern, qui potrete indicare il nome, il percorso del file e il formato. Se state registrando una serie di immagini con %04d potrete indicare dove inserire il numero progressivo e da quante cifre sarà composto.
    * Massimo numero di fotogrammi, il significato è chiaro, appena registrati il numero di fotogrammi indicati in questa voce, la registrazione si fermerà. Con zero eliminerete qualsiasi limite
    * Massimo numero di secondi, come sopra solo che l'unità di misura è il tempo
    * Qualità, vale solo se state usando il formato Jpeg. Minore qualità vuol dire minore spazio occupato su disco
    * Compressione: vale solo per PNG. Aumentando la compressione sarà occupato meno spazio su disco ma ci vorrà più lavoro da parte del computer.

Nuova finestra opzion.


Con la nuova versione le opzioni sono diventate molto più numerose per riflettere la maggiore complessità che ha assunto il programma. Alcune opzioni sono le stesse viste sopra anche se disposte in maniera diversa. L'unica cosa che mi preme sottolineare è che se scegliete di registrare un filmato, scegliete come modalità di registrazione Multi-frame e date un nome al filmato privo del parametro %04d, che serve esclusivamente per numerare le immagini singole.

A questo punto possiamo passare alla pratica.

Scelta di una finestra e cattura.

L'uso è molto semplice. Dopo aver impostato le preferenze, premiamo su questo pulsante . Il cursore diventerà una croce con la quale cliccheremo nella finestra che vorremo registrare. Il riquadro di cattura assumerà la grandezza di quella finestra (esclusi i bordi). A volte potrebbe essere necessario spostare xvidcap per far corrispondere il riquadro alla finestra desiderata.
Possiamo partire: clicchiamo sul pulsante Registra e per terminare clicchiamo sul pulsante Stop. Le immagini catturate si troveranno nella cartella specificata nelle opzioni oppure nella HOME se non si è inserito niente.

Cattura di fermi-immagine.

Xvidcap permette anche di catturare animazioni fotogramma per fotogramma. Il procedimento è il seguente: dopo aver impostato le preferenze (anche se alcune perdono valore come i fotogrammi per secondo), cliccate sul pulsante Pausa, poi su Registra e infine su Cattura fotogramma. Potrete notare che il frame attuale si incrementa di un numero e potrete catturarne un'altro. Potete anche sovrascrivere frame precedenti attraverso i pulsanti di spostamento e visualizzare il risultato col pulsante Visualizza (l'ultimo sulla barra).
Trasformazione in filmato (vale principalmente per la versione 1.0.9)

Se nelle opzioni abbiamo scelto l'estensione mov, dopo la cattura ci ritroveremo nella cartella specificata un filmato mov che può essere tranquillamente riprodotto con mplayer. Se invece abbiamo optato per la cattura di una serie di immagini potremo vedere il filmato scegliendo dal menu "File" il comando "Make video".

Questa funzione fa uso di programmi esterni che possono essere configurati attraverso le "X resources" ovvero modificando il file .Xdefaults (vedi man xvidcap per ulteriori info) oppure, nelle ultime versioni, nella finestra delle preferenze.
Xvidcap permette di registrare ciò che avviene in una zona specifica del desktop, come una finestra, ma, non facendo uso di driver connessi direttamente all'hardware, sarà necessario un computer abbastanza potente per star dietro alla gran mole di dati in gioco.

Il programma registra tutti i fotogrammi della cattura, in una serie di fermi immagine a scelta tra i formati jpeg, png, xwd, ppm oppure in un filmato, sono diversi i formati supportati (per versioni superiori alla 1.0.9) anche se ho avuto numerosi problemi con moti di essi. Permette anche di registrare l'audio (sempre con versioni superiori alla 1.0.9). Se optate per le singole immagini esse possono essere convertite in un filmato in vario modo, con Gimp, mencoder, transcode, Image Magick, etc.

Il programma può essere prelevato in forma di sorgenti (o in versione binaria cercando in rete la versione per la vostra distribuzione) da QUI sia nella vecchia versione 1.0.9, datata 1999 sia nella nuova versione (a cura di un nuovo autore). Se scaricate la versione 1.1.4pre2 dovete compilarla in questo modo:

./configure --with-gtk2 --with-forced-embedded-ffmpeg

Nonostante aver seguito queste indicazioni non sono riuscito a far eseguire il make install, allora ho lanciato il programma direttamente dalla cartella dei sorgenti, per questo motivo credo di aver sperimentato tutta una serie di problemi.

Se a voi le cose sono andate meglio potrete avviare il programma con:

/usr/local/bin/xvidcap (gvidcap)

Gvidcap è la versione che utilizza le librerie gtk2, ha quindi un'interfaccia più moderna e amichevole
La linea di comando accetta molti parametri che potrete leggere, insieme ai formati supportati, con:

xvidcap --help

in questo tutorial imposteremo le opzioni graficamente.

Dopo l'avvio il programma si presenterà così:



Il riquadro rosso indica la zona che verrà registrata. Prima di partire impostiamo le preferenze, cui potremo accedere con File -> Preferences o in caso di problemi con ALT+O:

Vecchia finestra delle opzioni.

Le opzioni impostabili sono le seguenti:

    * Fotogrammi per secondo, 25 sono ideali per filmati fluidi. Se potete accettare qualche scatto riducete questo valore:occuperete meno spazio e sarà minore il lavoro per il computer, potrete quindi aumentare la finestra di cattura
    * File pattern, qui potrete indicare il nome, il percorso del file e il formato. Se state registrando una serie di immagini con %04d potrete indicare dove inserire il numero progressivo e da quante cifre sarà composto.
    * Massimo numero di fotogrammi, il significato è chiaro, appena registrati il numero di fotogrammi indicati in questa voce, la registrazione si fermerà. Con zero eliminerete qualsiasi limite
    * Massimo numero di secondi, come sopra solo che l'unità di misura è il tempo
    * Qualità, vale solo se state usando il formato Jpeg. Minore qualità vuol dire minore spazio occupato su disco
    * Compressione: vale solo per PNG. Aumentando la compressione sarà occupato meno spazio su disco ma ci vorrà più lavoro da parte del computer.

Nuova finestra opzion.


Con la nuova versione le opzioni sono diventate molto più numerose per riflettere la maggiore complessità che ha assunto il programma. Alcune opzioni sono le stesse viste sopra anche se disposte in maniera diversa. L'unica cosa che mi preme sottolineare è che se scegliete di registrare un filmato, scegliete come modalità di registrazione Multi-frame e date un nome al filmato privo del parametro %04d, che serve esclusivamente per numerare le immagini singole.

A questo punto possiamo passare alla pratica.

Scelta di una finestra e cattura.

L'uso è molto semplice. Dopo aver impostato le preferenze, premiamo su questo pulsante . Il cursore diventerà una croce con la quale cliccheremo nella finestra che vorremo registrare. Il riquadro di cattura assumerà la grandezza di quella finestra (esclusi i bordi). A volte potrebbe essere necessario spostare xvidcap per far corrispondere il riquadro alla finestra desiderata.
Possiamo partire: clicchiamo sul pulsante Registra e per terminare clicchiamo sul pulsante Stop. Le immagini catturate si troveranno nella cartella specificata nelle opzioni oppure nella HOME se non si è inserito niente.

Cattura di fermi-immagine.

Xvidcap permette anche di catturare animazioni fotogramma per fotogramma. Il procedimento è il seguente: dopo aver impostato le preferenze (anche se alcune perdono valore come i fotogrammi per secondo), cliccate sul pulsante Pausa, poi su Registra e infine su Cattura fotogramma. Potrete notare che il frame attuale si incrementa di un numero e potrete catturarne un'altro. Potete anche sovrascrivere frame precedenti attraverso i pulsanti di spostamento e visualizzare il risultato col pulsante Visualizza (l'ultimo sulla barra).
Trasformazione in filmato (vale principalmente per la versione 1.0.9)

Se nelle opzioni abbiamo scelto l'estensione mov, dopo la cattura ci ritroveremo nella cartella specificata un filmato mov che può essere tranquillamente riprodotto con mplayer. Se invece abbiamo optato per la cattura di una serie di immagini potremo vedere il filmato scegliendo dal menu "File" il comando "Make video".

Questa funzione fa uso di programmi esterni che possono essere configurati attraverso le "X resources" ovvero modificando il file .Xdefaults (vedi man xvidcap per ulteriori info) oppure, nelle ultime versioni, nella finestra delle preferenze.
Xvidcap permette di registrare ciò che avviene in una zona specifica del desktop, come una finestra, ma, non facendo uso di driver connessi direttamente all'hardware, sarà necessario un computer abbastanza potente per star dietro alla gran mole di dati in gioco.

Il programma registra tutti i fotogrammi della cattura, in una serie di fermi immagine a scelta tra i formati jpeg, png, xwd, ppm oppure in un filmato, sono diversi i formati supportati (per versioni superiori alla 1.0.9) anche se ho avuto numerosi problemi con moti di essi. Permette anche di registrare l'audio (sempre con versioni superiori alla 1.0.9). Se optate per le singole immagini esse possono essere convertite in un filmato in vario modo, con Gimp, mencoder, transcode, Image Magick, etc.

Il programma può essere prelevato in forma di sorgenti (o in versione binaria cercando in rete la versione per la vostra distribuzione) da QUI sia nella vecchia versione 1.0.9, datata 1999 sia nella nuova versione (a cura di un nuovo autore). Se scaricate la versione 1.1.4pre2 dovete compilarla in questo modo:

./configure --with-gtk2 --with-forced-embedded-ffmpeg

Nonostante aver seguito queste indicazioni non sono riuscito a far eseguire il make install, allora ho lanciato il programma direttamente dalla cartella dei sorgenti, per questo motivo credo di aver sperimentato tutta una serie di problemi.

Se a voi le cose sono andate meglio potrete avviare il programma con:

/usr/local/bin/xvidcap (gvidcap)

Gvidcap è la versione che utilizza le librerie gtk2, ha quindi un'interfaccia più moderna e amichevole
La linea di comando accetta molti parametri che potrete leggere, insieme ai formati supportati, con:

xvidcap --help

in questo tutorial imposteremo le opzioni graficamente.

Dopo l'avvio il programma si presenterà così:


Il riquadro rosso indica la zona che verrà registrata. Prima di partire impostiamo le preferenze, cui potremo accedere con File -> Preferences o in caso di problemi con ALT+O:

Vecchia finestra delle opzioni.

Le opzioni impostabili sono le seguenti:

    * Fotogrammi per secondo, 25 sono ideali per filmati fluidi. Se potete accettare qualche scatto riducete questo valore:occuperete meno spazio e sarà minore il lavoro per il computer, potrete quindi aumentare la finestra di cattura
    * File pattern, qui potrete indicare il nome, il percorso del file e il formato. Se state registrando una serie di immagini con %04d potrete indicare dove inserire il numero progressivo e da quante cifre sarà composto.
    * Massimo numero di fotogrammi, il significato è chiaro, appena registrati il numero di fotogrammi indicati in questa voce, la registrazione si fermerà. Con zero eliminerete qualsiasi limite
    * Massimo numero di secondi, come sopra solo che l'unità di misura è il tempo
    * Qualità, vale solo se state usando il formato Jpeg. Minore qualità vuol dire minore spazio occupato su disco
    * Compressione: vale solo per PNG. Aumentando la compressione sarà occupato meno spazio su disco ma ci vorrà più lavoro da parte del computer.

Nuova finestra opzion.


Con la nuova versione le opzioni sono diventate molto più numerose per riflettere la maggiore complessità che ha assunto il programma. Alcune opzioni sono le stesse viste sopra anche se disposte in maniera diversa. L'unica cosa che mi preme sottolineare è che se scegliete di registrare un filmato, scegliete come modalità di registrazione Multi-frame e date un nome al filmato privo del parametro %04d, che serve esclusivamente per numerare le immagini singole.

A questo punto possiamo passare alla pratica.

Scelta di una finestra e cattura.

L'uso è molto semplice. Dopo aver impostato le preferenze, premiamo su questo pulsante . Il cursore diventerà una croce con la quale cliccheremo nella finestra che vorremo registrare. Il riquadro di cattura assumerà la grandezza di quella finestra (esclusi i bordi). A volte potrebbe essere necessario spostare xvidcap per far corrispondere il riquadro alla finestra desiderata.
Possiamo partire: clicchiamo sul pulsante Registra e per terminare clicchiamo sul pulsante Stop. Le immagini catturate si troveranno nella cartella specificata nelle opzioni oppure nella HOME se non si è inserito niente.

Cattura di fermi-immagine.

Xvidcap permette anche di catturare animazioni fotogramma per fotogramma. Il procedimento è il seguente: dopo aver impostato le preferenze (anche se alcune perdono valore come i fotogrammi per secondo), cliccate sul pulsante Pausa, poi su Registra e infine su Cattura fotogramma. Potrete notare che il frame attuale si incrementa di un numero e potrete catturarne un'altro. Potete anche sovrascrivere frame precedenti attraverso i pulsanti di spostamento e visualizzare il risultato col pulsante Visualizza (l'ultimo sulla barra).
Trasformazione in filmato (vale principalmente per la versione 1.0.9)

Se nelle opzioni abbiamo scelto l'estensione mov, dopo la cattura ci ritroveremo nella cartella specificata un filmato mov che può essere tranquillamente riprodotto con mplayer. Se invece abbiamo optato per la cattura di una serie di immagini potremo vedere il filmato scegliendo dal menu "File" il comando "Make video".

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Ricerca personalizzata



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Kile è un ottimo editor integrato per LaTeX su piattaforma Linux, semplice ed intuitivo.

Kile è un editor per TEX/LATEX simile a WinEdt, per l'ambiente desktop KDE, funzionante quindi in ambienti Unix-like.

Principali caratteristiche.

  •     QuickStart Wizard. Il quickstar wizard permette di creare velocemente documenti LATEX, per esempio scegliendo la classe, il carattere, il formato del documento, la codifica, il nome dell'autore.
  •     Evidenziazione della sintassi. Kile provvede automaticamente all'evidenziazione dei comandi LATEX, ma non solo. Segnala le parentesi accoppiate.
  •     Completamento automatico degli ambienti. L'auto completamento degli ambienti significa che quando si inizia un nuovo ambiente Kile automaticamente crea la chiusura dell'ambiente.
  •     Struttura del documento. In LATEX i documenti sono divisi in varie parti, capitoli, sezioni, eccetera. Kile riconosce queste struttura e la visualizza consentendo una rapida navigazione del documento.
  •     Ricerca inversa. Creando un file DVI dal sorgente LATEX si può usare la ricerca inversa, ovvero cliccando col mouse in una parte del documento DVI Kile riesce ad individuare il punto corrispondente del sorgente LATEX.
  •     Ricerca nel file DVI. Al contrario della ricerca inversa si può partendo dal sorgente LATEX trovare il punto corrispondente nel documento DVI.
  •     Supporto progetti, col quale è possibile gestire facilmente più file LATEX per un unico documento e collegamenti fra essi.
  •     Collegamenti a programmi utili per lo sviluppo di documenti LATEX come gnuplot e Xfig.
  •     Code folding, nasconde parte del codice.
  •     Strumenti per l'inserimento di formule e simboli matematici, compresi quelli dei pacchetti AMS.
  •     Autocompletamento dei collegamenti.
  •     Ricerca di errori, avvertimenti e riquadri fuori misura

Per eseguire Kile sono necessari i seguenti componenti:
  • Ambiente desktop KDE: KDE è un popolare ambiente desktop open source.
  • Qt™: Qt™ è una libreria per interfacce e di rete in C++ necessaria a compilare Kile.
  • LATEX: programma tipografico di alta qualità. Quasi sicuramente servirà il pacchetto TeX Live (o sui sistemi più vecchi teTEX), se sei su un sistema di tipo Unix.
La maggior parte di questi elementi potrebbero essere inclusi nella tua distribuzione Linux; riferisciti alla documentazione della distribuzione, o riferisciti al CD o DVD di installazione per aggiungere questi pacchetti sul sistema.

Kile potrebbe anche essere disponibile come pacchetto precompilato per la tua distribuzione di Linux.

Controlla il gestore dei pacchetti della distribuzione.

Informazioni su Kile.

Kile è un ambiente LATEX integrato per il desktop KDE. Kile dà la possibilità di usare tutte le funzionalità di LATEX in un'interfaccia grafica, dando accesso facile, immediato, e personalizzato a tutti i programmi relativi a LATEX, il postprocessing, il debugging, la conversione e la visualizzazione; hai a disposizione anche degli assistenti molto comodi, un riferimento LATEX, e una potente gestione dei progetti. 

Kile e il componente editor Kate.

Kile è basato sul componente editor Kate, cioè molte funzionalità di scrittura provengono da lì; Kile le estende per lavorare con i documenti LATEX. Per saperne di più sul componente editor Kate e sulle sue possibilità, vedi la pagina Web di Kate.

Cos'è LATEX?
LATEX è un sistema di trattamento testi derivato da TEX, un programma sviluppato originariamente nel 1977 da Donald Knuth per disporre i testi in modo professionale e ottenere una qualità pari a quella di un tipografo professionista. LATEX è stato creato da Leslie Lamport per dare agli autori un tipografo automatico, specialmente per facilitare la costosa e complicata tipografia delle formule e delle espressioni matematiche, che in LATEX sono racchiuse da segni del dollaro per una buona ragione. Oggi, i programmi di trattamento di testi permettono a ogni utente di essere il tipografo, ma spesso quello che serve è un documento che ha un bell'aspetto senza dover spendere ore a rifinirlo. LATEX si fa carico di questo compito, e lascia pensare al documento invece che alla tipografia. E, sì, verrà bello!

Come si pronuncia? Perché si scrive così strano?
C'è una buffa tradizione per la quale i pacchetti relativi a TEX hanno la pronuncia e la grafia più strane possibile. Si suppone che TEX sia arrivato dal greco τεχ, in lettere latine tech. Ci sono molte spiegazioni possibili sul perché, ma la più probabile è che TEX fu originariamente concepito per i rapporti tecnici, e infatti la sua abilità principale era la scrittura facile e corretta delle formule matematiche, ai tempi un affare estremamente costoso, tedioso e frustrante.

La pronuncia dovrebbe essere come segue: TE come in italiano, e X come nel tedesco ich. Se non sai come suona ch, è più o meno come il suono di un gatto che soffia; il simbolo IPA è /ç/. Molte persone sostengono la diversa pronuncia di ach (simbolo IPA /x/), ma secondo alcuni greci la prima versione è corretta. Dovresti sapere che molti pronunciano erroneamente TEX come /teks/ o /tek/.

Infine, in LATEX la parte LA è pronunciata come l'inglese lay («profano»): l'idea è che, mentre il TEX grezzo è difficile, anche un profano può usare le macro di LATEX. Una spiegazione meno suggestiva ma più realistica è che venga dal cognome di Leslie Lamport, il creatore di LATEX. Adesso lo sai!

Funzionalità principali di Kile.

Assistente di avvio rapido.

L'assistente di avvio rapido integrato in Kile è una utile funzione per iniziare rapidamente a creare documenti con Kile. Scegliendo l'assistente dalla barra dei menu verranno offerte varie scelte per la creazione del documento. Puoi anche specificare subito alcune opzioni relative ad esso.

Opzioni della classe:
  • Tipo del documento: scegli il tipo di documento che vuoi creare: articolo, libro, lettera, rapporto, presentazione Beamer o altri tipi, inclusi quelli che potresti aver definito tu.
  • Dimensione caratteri: dì a Kile quale dimensione dei caratteri (in punti) vuoi usare.
  • Dimensione carta: scegli le dimensioni o lo stile della carta.
  • Codifica: in genere è una buona idea usare la codifica predefinita del sistema. I sistemi più recenti tendono ad adottare UTF-8 come codifica predefinita. Se puoi, usa utf8x (che è davvero scritto così per i documenti LATEX).
  • Altre opzioni: questo permette di impostare ulteriori opzioni per la stampa, le bozze, e altro.

Pacchetti.

Questo elenca i pacchetti aggiuntivi più comuni usati in LATEX. Seleziona le caselle per includerli.
Proprietà dei documenti
  • Autore: metti qui il tuo nome.
  • Titolo: aggiungi qui il titolo del documento.
  • Data: specifica qui la data.

    Modelli predefiniti
I modelli predefiniti in Kile sono:
  • Documento vuoto: gli uomini veri partono da zero!
  • Articolo: imposta il formato per articoli, per un documento abbastanza breve da non aver bisogno di essere diviso in capitoli.
  • Rapporto: imposta il formato per rapporti, per documenti di media grandezza, con per esempio la numerazione delle pagine sul margine esterno.
  • Libro: imposta il formato per libri, una versione completa, così potente da essere usata per scrivere molti testi universitari.
  • Lettera: imposta il formato per lettere.
  • Beamer, HA-Prosper: crea delle presentazioni di alta qualità in formato PDF con tutte le potenzialità di LATEX.
  • Powerdot: è il successore dei pacchetti seminar e HA-Prosper. Non ha tante opzioni come Beamer, ma è facile da usare e può creare presentazioni molto belle in PDF.
  • Scrartcl, Scrbook, Scrreprt, Scrlttr2: le classi di documenti KOMA-Script, particolarmente adatte alla tipografia tedesca. Utili soprattutto per testi in tedesco.
  • Xelatex: un modello Article modificato da usare assieme a XeLaTeX.
Nota che tutti questi modelli possono essere adattati alle esigenze dell'utente.
I nuovi utenti non si devono preoccupare: queste sezioni sono solo una breve descrizione delle funzionalità disponibili, e una descrizione più dettagliata si può trovare nelAvvio rapido.

Evidenziazione della sintassi.
Kile è simile ad altri programmi che lavorano con codice sorgente, ed evidenzierà automaticamente comandi, opzioni ed elementi, usati e abusati. Kile rende così possibile avvistare facilmente i problemi: per esempio, se vedi delle grosse aree di testo verde, è probabile che tu abbia dimenticato di chiudere un ambiente matematico da qualche parte.

Autocompletamento degli ambienti.
L'autocompletamento degli ambienti significa che quando inizi un nuovo ambiente scrivendo \begin{ambiente}, Kile aggiungerà automaticamente un comando \end{ambiente}, con una riga in mezzo per il testo. Puoi ovviamente disattivarlo, se vuoi, in ImpostazioniConfigura KileLaTeX+Ambienti.

Saltare agli elementi struttura.
Tutti i documenti normalmente sono strutturati con una gerarchia di qualche tipo. LATEX permette di spezzare i documenti nella gerarchia seguente (part è l'elemento più alto della gerarchia, e subparagraph il più basso):
  • \part
  • \chapter
  • \section
  • \subsection
  • \subsubsection
  • \paragraph
  • \subparagraph
Quando guardi un documento nella vista Struttura, puoi saltare tra gli elementi facendo clic sull'elemento che vuoi vedere.

Ricerca all'indietro.
Quando crei dei file LATEX, la ricerca all'indietro può essere molto utile. Una volta che hai creato un file DVI (DeVice Independent File, file indipendente dal dispositivo) o PDF, puoi far clic con il tasto sinistro del mouse nel visore tenendo premuto Shift, e Kile salterà alla riga corrispondente nel codice sorgente LATEX.

Un DVI è un tipo di file contenente una descrizione di un documento formattato, insieme ad altre informazioni, incluso il tipo di carattere, e oltre al PDF è l'output tipico di TEX/LATEX. Esiste un certo numero di programmi per visualizzare, convertire e stampare file DVI su vari sistemi e dispositivi.

Ricerca in avanti.
Usando la ricerca all'indietro, la selezione di elementi nei file DVI o PDF è associata all'editor, così quando fai clic sul file DVI o PDF, la finestra principale salta alla sezione corrispondente di codice LATEX nell'editor. La ricerca in avanti ne è l'esatto opposto. La ricerca in avanti permetterà di fare clic su una sezione di testo specifica nel codice LATEX, e saltare alla posizione associata nella finestra del visore.

Screenshots.

Ricerca personalizzata 





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Geany leggero editor di testo multi piattaforma per GTK+ basato su Scintilla con funzionalità elementari di IDE.

Geany è un leggero editor di testo multi piattaforma per GTK+ basato su Scintilla con funzionalità elementari di IDE.

È disegnato per avere poche dipendenze da altri pacchetti e un veloce tempo di caricamento.

È disponibile per un gran numero di sistemi operativi, come Linux, Mac OSX, BSD e Solaris.

I linguaggi di programmazione supportati sono: C, Java, JavaScript, PHP, HTML, CSS, Python, Perl, Pascal e Haskell.




È un free software rilasciato secondo i termini della licenza GNU GPL versione 2 o successiva.

il team di sviluppo di Geany ha lavorato con l’obiettivo di fornire un prodotto completo ma che si differenziasse dalle IDE potenti ma pesanti a cui siamo normalmente abituati, Eclipse in primis.

Geany è un prodotto multipiattaforma: teoricamente (alcune piattaforme sono ancora da verificare) potrebbe girare su qualsiasi piattaforma in grado di fornire supporto alle librerie GTK (sul sito ufficiale segnalano che attualmente solo in ambiente Windows si sono riscontrate alcune problematiche per specifiche feature).
  •     Auto-completamento
  •     Supporto a documenti multipli
  •     Project support
  •     Evidenziazione della sintassi
  •     Emulazione di terminale integrata

Installazione:

Aprire il terminal e digitare:

sudo apt-get install geany

oppure con Ubuntu Software Center cercare la voce Geany.

I pacchetti per tutte le versioni di Ubuntu si trovano all'interno dei repository Universe, da Ubuntu 8.04 LTS Hardy Heron in poi:
  • hardy (devel): A fast and lightweight IDE [universe]
    0.13-0ubuntu1: amd64 i386
  • lucid (devel): A fast and lightweight IDE [universe]
    0.18-1: amd64 i386
  • maverick (devel): A fast and lightweight IDE [universe]
    0.19.1-1: amd64 i386
  • natty (devel): A fast and lightweight IDE [universe]
    0.20-0ubuntu2: amd64 i386
  • oneiric (devel): A fast and lightweight IDE [universe]
    0.20-1.1ubuntu1: amd64 i386
  • precise (devel): fast and lightweight IDE [universe]
    0.21-1ubuntu1: amd64 i386
Screenshots.

Ricerca personalizzata 




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Jovie - il sistema di pronuncia di KDE - basato su estensioni che permette a qualsiasi applicazione di KDE di parlare usando l'interfaccia D-Bus.

Jovie è un sottosistema all'interno di KDE per la pronuncia (TTS).

Fornisce un'API comune per i programmatori di KDE per dare capacità TTS alle loro applicazioni.

Fornisce alcune capacità interessanti anche agli utenti.

  • Funzionalità per gli utenti:

  • Pronuncia i contenuti di un file di testo.

  • Pronuncia gli eventi di notifica di KDE (KNotify).

  • Pronuncia tutto o parte del testo di una pagina Web in Konqueror.

  • Pronuncia tutto o parte del testo nell'editor di testo Kate, inclusi i casi in cui Kate sia incorporato in un'altra applicazione di KDE.

  • Il testo viene pronunciato dal programma speech-dispatcher, che può usare diversi motori (espeak, festival, eccetera).

  • Filtri configurabili dall'utente per sostituire le parole pronunciate male, scegliere i sintetizzatori vocali, e trasformare i documenti XHTML/XML.

  • Funzionalità per i programmatori:

  • Sistema di priorità per gli output di lettura a schermo, gli avvertimenti e i messaggi, durante la riproduzione di testi normali.

  • Permette la generazione di parlato dalla riga di comando (o attraverso script della shell) usando il programma qdbus.

  • Fornisce un'interfaccia leggera e facile da usare per far generare output parlato alle applicazioni.

  • Le applicazioni non devono preoccuparsi di contendersi il dispositivo di pronuncia.

  • In futuro: fornirà supporto per linguaggi a marcatori per il parlato, come VoiceXML, Sable, Java™ Speech Markup Language (JSML), e Speech Markup Meta-language (SMML).

  • In futuro: fornirà supporto limitato per i marcatori di pronuncia incorporati.

  • Asincrono per evitare il blocco del sistema.


Jovie consiste in realtà di più programmi:

Jovie:

Il demone di pronuncia di KDE, che è un'applicazione che fornisce servizi TTS alle applicazioni attraverso D-Bus. È anche presente nel vassoio di sistema.

libkhtmlkttsdplugin:

Un'estensione per il browser Web Konqueror che ti permette di pronunciare tutto o parte del testo di una pagina Web.

ktexteditor_kttsd:

Un'estensione per l'editor di testo Kate che ti permette di pronunciare tutto o una parte di un file di testo.

Oltre alla banca dati Bugzilla di KDE (http://bugs.kde.org/), le discussioni su Jovie hanno attualmente luogo sulla mailing list kde-accessibility. Iscriviti a https://mail.kde.org/mailman/listinfo/kde-accessibility. Gli sviluppatori si possono incontrare anche su IRC (irc.kde.org, canale #kde-accessibility).  


Avviare Jovie.

Per avviare il sistema Jovie, digita il comando seguente in una Konsole

jovie

e fai clic su Jovie nel menu di KDE.

Se questa è la prima volta che esegui jovie, o se non hai ancora configurato nessun oratore, appare la schermata Oratori.

Se hai già configurato almeno un oratore, appare la schermata Generale.

Prima di poter usare Jovie, devi installare speech-dispatcher.
 

La maggior parte dei sintetizzatori da voce a testo offrono più lingue e voci, e possono offrire più generi, volumi e velocità. Puoi configurare più di un'istanza di un sintetizzatore. Ogni combinazione di lingua, sintetizzatore, voce, genere, volume e velocità è detta un oratore. Dovresti configurare almeno un oratore prima di usare Jovie, altrimenti speech-dispatcher userà una voce predefinita.

Quando fai clic sulla linguetta Oratori in jovie, appare la schermata Oratori. Questa schermata appare automaticamente anche se avvii jovie e non hai ancora configurato nessun oratore.



  • Fai clic per aggiungere un nuovo oratore.

  • Qui sono elencati tutti gli oratori configurati. Gli oratori di priorità massima sono elencati in alto. L'oratore in cima sarà usato per la pronuncia quando un'applicazione non ne specifica uno.

  • Fai clic su un oratore nell'elenco per evidenziarlo e fai clic su questo pulsante per rimuoverlo.

  • Fai clic su un oratore nell'elenco per evidenziarlo e fai clic su questo pulsante per cambiarne la configurazione. Vedi sotto.

  • Fai clic su un oratore nell'elenco per evidenziarlo e fai clic su questo pulsante per spostarlo in basso di una riga nell'elenco. Più in basso un oratore è nell'elenco, minore è la sua priorità.

  • Fai clic su questi pulsanti per applicare i cambiamenti apportati al sistema Jovie in esecuzione.
 Quando fai clic sul pulsante Aggiungi, appare la schermata Aggiungi oratore.



  • Dovresti dare al nuovo oratore un nome, può essere qualsiasi cosa.

  • Scegli qui una lingua e un sintetizzatore.

  • Scegli qui il tipo di voce, ci sono tre voci maschili, tre femminili, una maschile infantile e una femminile infantile tra cui scegliere.

  • Imposta qui eventuali altri parametri di voce.

  • Quando fai clic qui, il tuo nuovo oratore apparirà nell'elenco della schermata Oratori. Fai clic sul pulsante Modifica per modificarne la configurazione.

Sei quasi pronto per iniziare a usare Jovie. Ora ritorna alla schema Generale e segna la casella Abilita il sistema di pronuncia (Jovie). Ciò avvierà il demone TTS di KDE

Puoi ora iniziare a usare Jovie per pronunciare del testo. Fai clic sulla scheda Processi per creare e gestire processi di testo.

Avviare Jovie e impostare le opzioni generali.

Una volta che hai configurato almeno un oratore, puoi avviare il sistema di pronuncia di KDE. Fai clic sulla scheda Generale. Apparirà la schermata Generale. Puoi anche impostare alcune opzioni generali in questa schermata.


  • Segna questa casella per attivare il sistema Jovie. Ciò avvia il demone TTS di KDE (Jovie). Se Jovie è avviato correttamente, apparirà la scheda Processi. Una volta che Jovie è stato avviato, puoi iniziare a creare e pronunciare processi di testo. Deselezionarla fermerà Jovie e disattiverà il sistema TTS di KDE.
  • Assicurati di fare clic qui per salvare le tue impostazio

Gestire i processi di testo.

Quando fai clic sulla linguetta Processi in jovie, appare la schermata Processi.


  • Questi controlli permettono di cambiare gli attributi della voce attuale.

  • I pulsanti in questa riga ti permettono di fermare, annullare, mettere in pausa e riprendere il processo di testo attuale.

  • I pulsanti in questa riga ti permettono di pronunciare il testo attualmente negli appunti di KDE, o aprire un file di testo da pronunciare. Puoi anche cambiare l'oratore di un processo.

  • Quando fai clic su OK o Applica, tutte le modifiche alle impostazioni su altri schermi vengono applicate (se ce ne sono).

Nota:

La scheda Processi appare solo quando Jovie è in esecuzione. Se non vedi la scheda Processi, fai clic sulla linguetta Generale e segna la casella Abilita il sistema di pronuncia (Jovie).



Ricerca personalizzata 
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KMouth è un'applicazione che permette alle persone che non possono parlare di far parlare il loro computer.

KMouth  è  un’applicazione  che  permette  alle persone che non possono parlare di far parlare il loro  computer.

Include  una  cronologia  di frasi  pronunciate  dalle  quali  l’utente  può selezionare le frasi da  pronunciare di nuovo.

       Nota: KMouth non include un sintetizzatore vocale. Invece,  richiede  che sia stato installato un sintetizzatore sul sistema.
Una   documentazione  più  dettagliata  è  disponibile  a  help:/kmouth (inserisci questo URL in Konqueror o esegui khelpcenter  help:/kmouth).

Ci  sono  anche  altre  informazioni  disponibili  sulla pagina Web del progetto di accessibilità di KDE: http://accessibility.kde.org/.

Configurazione:

Usando la voce del menu ImpostazioniConfigura KMouth apri la finestra di configurazione di KMouth. Questa finestra consiste di due schede, Preferenze e Pronuncia, la pagina Completamento parole e la pagina Servizio vocale Jovie.


La scheda Preferenze:

Immagine

La scheda Preferenze contiene opzioni che alterano il comportamento di KMouth in certe situazioni.
Nel primo menu a cascata, Selezione di frasi nel frasario:, specifichi quale azione viene avviata scrivendo la scorciatoia di una frase o selezionando una frase nel menu Frasario o nella barra dei frasari.

Selezionando Pronuncia subito, la frase selezionata viene immediatamente pronunciata e inserita nella cronologia. Se selezioni Inserisci nel campo di modifica la frase selezionata è solamente inserita nel campo di modifica.

Con la seconda casella combinata, Chiusura della finestra di modifica del frasario:, specifichi se il frasario debba essere salvato se semplicemente chiudi la finestra di modifica del frasario.
Selezionando Salva frasario il frasario verrà salvato. Se selezioni Scarta le modifiche le modifiche sono scartate e il frasario non viene salvato. Se selezioni Chiedi se salvare, KMouth ti chiederà se deve salvare il frasario.


La scheda Pronuncia:


Immagine
 Nel campo di testo della scheda Pronuncia inserisci il comando per chiamare il sintetizzatore vocale.
Con il menu a cascata in basso specifichi la codifica usata per passare il testo al sintetizzatore vocale.
KMouth conosce due modi per passare il testo: se il comando si aspetta del testo come input standard seleziona la casella.

L'altro modo è passare il testo come parametro. Prima di chiamare il comando KMouth sostituisce certi segnaposti con il contenuto vero e proprio:

SegnapostoSostituito con
%tIl testo che dovrebbe essere pronunciato
%fIl nome di un file temporaneo che contiene il testo che dovrebbe essere pronunciato
%lIl codice della lingua associata con l'attuale dizionario di completamento delle parole
%%Un segno di percentuale

Ovviamente il comando per pronunciare i testi dipende da quale sintetizzatore vocale usi. Controlla la documentazione del tuo sintetizzatore vocale riguardo il comando per pronunciare testi. Puoi trovare esempi del comando nell'appendice.

Selezionando Usa il servizio vocale Jovie se possibile dici a KMouth di provare prima a inviare al servizio vocale Jovie. Se ciò ha successo le altre voci di configurazione in questa scheda sono ignorate. Il servizio vocale Jovie è un demone di KDE che dà alle applicazioni KDE un'interfaccia standardizzata per la sintesi vocale ed è attualmente in sviluppo nella SVN. È sicuro selezionare questa opzione anche se Jovie non è installato.

La pagina Completamento delle parole.

Immagine 

La pagina Completamento delle parole contiene un elenco di dizionari usati per il completamento delle parole (KMouth mostrerà una casella combinata di fianco al campo di modifica nella finestra principale se questo elenco contiene più di un dizionario. Puoi usare questa casella combinata per selezionare il dizionario che viene usato all'atto pratico per il completamento delle parole).

Con i pulsanti sul lato destro della pagina puoi aggiungere ed eliminare dizionari, cambiare l'ordine dei dizionari o esportare dizionari in un file. Con il campo Modifica e la casella combinata sotto l'elenco puoi cambiare il nome e la lingua associati al dizionario.
Quando aggiungi un nuovo dizionario puoi scegliere tra diverse fonti:
  • Crea un nuovo dizionario dalla documentazione di KDE
    Se usi questa fonte KMouth ti chiederà la lingua desiderata e quindi analizzerà la documentazione di KDE. La frequenza delle singole parole è rilevata semplicemente contando le presenze di ciascuna parola. A tua scelta puoi confrontare l'elenco delle parole con un dizionario di OpenOffice.org per aggiungere al nuovo dizionario solo parole ortograficamente corrette.
  • Crea un nuovo dizionario da un file
    Se usi questa fonte, KMouth ti chiederà il file desiderato. Puoi scegliere un file XML, un normale file di testo o un file contenente un dizionario di completamento delle parole creato da KMouth o GOK (la tastiera a schermo di GNOME). Se scegli un normale file di testo o un file XML, la frequenza delle singole parole è rilevata semplicemente contando le presenze di ciascuna parola. A tua scelta puoi confrontare l'elenco delle parole con un dizionario di OpenOffice.org per aggiungere al nuovo dizionario solo parole ortograficamente corrette.
  • Crea un nuovo dizionario da una cartella
    Se usi questa fonte, KMouth ti chiederà la cartella desiderata. KMouth aprirà tutti i file in quella cartella e nelle sue sottocartelle. Ogni file è caricato come dizionario di completamento, come file XML o come un file di testo semplice. Nell'ultimo caso le presenze di ciascuna parola sono contate. A tua scelta puoi confrontare l'elenco delle parole con un dizionario di OpenOffice.org per aggiungere al nuovo dizionario solo parole ortograficamente corrette.
  • Unisci dizionari
    Puoi usare questa opzione per unire i dizionari disponibili. KMouth ti chiederà quali dizionari dovranno essere uniti e come i singoli dizionari dovranno essere pesati.
  • Crea un elenco di parole vuoto
    Puoi usare questa opzione per creare un dizionario vuoto senza nessuna voce. Siccome KMouth aggiunge continuamente le parole scritte di recente ai dizionari, esso imparerà il tuo vocabolario col tempo.
La pagina Servizio vocale Jovie.
    La configurazione del servizio vocale di KDE viene descritta in dettaglio nel manuale di Jovie.



    Ricerca personalizzata 
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    Repository aggiuntivi in Ubuntu 11.10 Oneiric Ocelot.

    In aggiunta ai repository di pacchetti supportati ufficialmente disponibili per Ubuntu, esistono altri repository aggiuntivi mantenuti dalla comunità, che aggiungono migliaia di potenziali pacchetti da installare.

    Due sono i repository aggiuntivi più popolari: Universe e Multiverse.

    Si tratta di repository non supportati ufficialmente da Ubuntu, per cui non sono abilitati in modo predefinito, ma che solitamente contengono dei pacchetti che possono essere utilizzati con sicurezza in Ubuntu.
    [Nota]
    I pacchetti del repository Multiverse possono presentare dei problemi di licenza che ne impediscono la distribuzione in un sistema operativo libero e potrebbero essere illegali in alcuni paesi.
    [Avvertimento]
    Né il repository Universe, né quello Multiverse contengono pacchetti supportati ufficialmente. In particolare, potrebbero non esserci aggiornamenti di sicurezza per tali pacchetti.

    Sono disponibili molte altre sorgenti di pacchetti, alcune delle quali offrono solo un pacchetto, come nel caso di sorgenti di pacchetto fornite dallo sviluppatore di una singola applicazione. L'utilizzo di sorgenti di pacchetto non standard è rischioso, pertanto è necessario prestare la massima attenzione.

    È opportuno controllare la sorgente e i pacchetti in modo accurato prima di effettuare una qualsiasi installazione, poiché alcune sorgenti di pacchetto, e i rispettivi paccheti, potrebbero rendere il sistema instabile e non funzionante sotto certi aspetti.

    Per abilitare i repository Universe e Multiverse, modificare il file /etc/apt/sources.list e rimuovere il commento dalle righe appropriate:

    # abilitazione dei repository Multiverse e Universe
    
    deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu dapper universe multiverse
    deb-src http://archive.ubuntu.com/ubuntu dapper universe multiverse
    

    Prima di procedere all'installazione di qualche software aggiuntivo è opportuno attivare le funzionalità estese al sistema.

    Avviare il "Software Center" e selezionare nel menù: "Modifica->Sorgenti software".

    Attivare i repositori "Terze Parti", passare alla scheda: "Aggiornamenti" e spuntare le quattro caselle, come nelle immagini; selezionare "Ricarica" e chiudere anche il software center.

    Aprire un terminale e digitare:

    sudo apt-get update && sudo apt-get upgrade

    Ed installare eventuali aggiornamenti suggeriti.

    Installazione di codecs e programmi multimediali open-source:


    sudo apt-get install gstreamer0.10-plugins-base gstreamer0.10-tools gstreamer0.10-ffmpeg gstreamer0.10-pitfdll gstreamer0.10-plugins-bad gstreamer0.10-plugins-bad-multiverse gstreamer0.10-plugins-ugly gstreamer0.10-plugins-good ffmpeg libquicktime2 totem-plugin-arte totem-plugins totem-plugins-extra totem-plugins-dvb-daemon totem-mozilla libdvdnav4 flac faac faad sox libsox-fmt-mp3 ffmpeg2theora liboggkate1 libmpeg2-4 libmpeg3-1 mpeg3-utils mpegdemux mpeg2dec vorbis-tools id3v2 python-mutagen mpg321 mpg123 libflac++6 icedax tagtool easytag id3tool lame gnome-alsamixer libmad0 libjpeg-progs libid3-3.8.3c2a libtagc0 libuu0 xine-ui libxine1-all-plugins libxine1-bin libxine1-ffmpeg

    Installazione di programmi aggiuntivi non presenti di default:

    sudo apt-get install rar unrar p7zip-full p7zip-rar unace unp zip unzip lha arj cabextract file-roller ttf-liberation openshot aptitude synaptic gdebi


    Repo Medibuntu - per l'installazione di flash, codecs liberi o codecs proprietari:

    sudo wget --output-document=/etc/apt/sources.list.d/medibuntu.list http://www.medibuntu.org/sources.list.d/$(lsb_release -cs).list && sudo apt-get --quiet update && sudo apt-get --yes --quiet --allow-unauthenticated install medibuntu-keyring && sudo apt-get --quiet update

    sudo apt-get install app-install-data-medibuntu apport-hooks-medibuntu

    sudo apt-get update

    sudo apt-get install ubuntu-restricted-extras non-free-codecs libdvdcss2 libdvdread4 mencoder mplayer

    Attivare la riproduzione di materiale protetto (DVD) con:

    gksu /usr/share/doc/libdvdread4/install-css.sh


    Repo VLC (Daily build):

    sudo add-apt-repository ppa:videolan/master-daily

    sudo apt-get update

    sudo apt-get install vlc vlc-plugin-pulse mozilla-plugin-vlc

    Google-Earth:


    Installare le dipendenze con:

    sudo apt-get install lsb-core

    sudo apt-get install googleearth-package

    Creare il pacchetto di Google-Earth con:

    sudo make-googleearth-package --force

    Quest'operazione richiede ca. 10 Minuti, vi verranno mostrati tutta una serie di errori, ignorateli, al termine installare il pacchetto realizzato con:

    sudo dpkg -i ./googleearth*


    Repo per Chromium:

    Per Chromium si può scegliere tra: Daily Builds, Developer o Beta.

    Aprire un terminale e aggiungere quello preferito:

    Per Chromium Daily Builds:

    sudo add-apt-repository ppa:chromium-daily

    che offre quotidianamente l'ultima versione disponibile.

    Per Chromium Developer:

    sudo add-apt-repository ppa:chromium-daily/dev

    dedicata agli sviluppatori, si aggiorna più di rado, è offre un buon compromesso tra usabilità e stabilità.

    Per Chromium Beta:

    sudo add-apt-repository ppa:chromium-daily/beta

    Medesima versione di "Chrome" con pochi aggiornamenti.

    Una volta che avete aggiunto uno di questi repo, aggiornare il sistema con:

    sudo apt-get update

    ed installare chromium con:

    sudo apt-get install chromium-browser chromium-codecs-ffmpeg-extra chromium-codecs-ffmpeg-nonfree

    Nota: Io utilizzo la "daily-build" che non mi ha dato mai problemi e che probabilmemnte è la più sicura.


    Repo per Gimp 2.7 (Con modalità switch per "finestra singola" o "finestre multiple"):

    Aprire un terminale e digitare:

    sudo add-apt-repository ppa:matthaeus123/mrw-gimp-svn

    sudo apt-get update

    sudo apt-get install gimp


    Dropbox:


    Scaricare Dropbox:


    Se lo usate per la prima volta potete scaricare dal mio refereal per regalarmi spazio aggiuntivo da: Qui.
    Terminato il download, aprire un terminale e dirigersi alla cartella contenente il pacchetto:

    cd Scaricati

    sudo dpkg -i ./nautilus-dropbox*

    dropbox start -i

    Seguire le istruzioni del dialogo che scarica il demone, e riavviare al termine nautilus dal dialogo di Dropbox come suggerito.


    Skype:

    Aprire un terminale e digitare, (installazione delle dipendenze) con:

    sudo apt-get install libqt4-dbus libqt4-network libqt4-xml libasound2

    Scaricare la versione a 32-bit con:

    wget -c http://www.skype.com/go/getskype-linux-beta-ubuntu-32

    Oppure la versione a 64-bit con:

    wget -c http://www.skype.com/go/getskype-linux-beta-ubuntu-64

    Installare con:

    sudo dpkg -i getskype-linux-beta-ubuntu-32

    Adeguare il comando se utilizzate la versione a 64-bit (marcato rosso).

    Download alternativo per altri sistemi:

    Repo Getdeb (Facoltativo): Per l'installazione di altre applicazioni disponibili per Ubuntu:

    wget -c http://archive.getdeb.net/install_deb/getdeb-repository_0.1-1~getdeb1_all.deb

    sudo dpkg -i ./getdeb-repository_0.1-1~getdeb1_all.deb

    sudo apt-get update


    Repo Playdeb (Facoltativo): Per l'installazione di molti giochi disponibili per ubuntu:

    wget -c http://archive.getdeb.net/install_deb/playdeb_0.3-1~getdeb1_all.deb

    sudo dpkg -i ./playdeb_0.3-1~getdeb1_all.deb

    sudo apt-get update




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