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Come creare immagini trasparenti con Giftrans.

giftransUna delle caratteristiche offerte dal formato GIF, è quella di poter creare delle immagini con UN SOLO colore trasparente, ovvero che non copre ciò che sta al di sotto. Cerchiamo di capirci meglio con degli esempi.

Prendete un foglio rettangolare completamente bianco e disegnateci sopra un omino. Sovrapponetelo ad una fotografia più grande. Cosa vedete?

Uno splendido omino che deturpa la foto originale!

Prendete ora un foglio trasparente delle stesse dimensioni di quello precedente e disegnateci sopra un altro omino. Sovrapponetelo alla fotografia di prima. Cosa vedete adesso?

Uno splendido omino perfettamente integrato con la fotografia originale!

Questo piccolo esempio vi dovrebbe far capire la differenza fra un GIF normale ed un GIF trasparente.

Una delle caratteristiche del formato GIF è che ogni immagine occupa sempre una certa superficie rettangolare misurabile in pixel, ovvero in punti dello schermo. Un'immagine 100x150pixel
occupera' dunque una porzione di schermo rettangolare, lunga 100 punti e alta 150 punti, per un totale di 100x150=15,000 punti.

Se per un qualsiasi motivo la vostra immagine ha dei contorni non rettangolari, essa dovrà essere inserita all'interno di un'immagine comunque rettangolare, con evidenti spazi vuoti. Fintanto che tali spazi vuoti hanno lo stesso colore dello sfondo, il problema non si pone, in quanto si confonderà con esso, ma oggi che la maggior parte delle pagine ha uno sfondo più o meno variopinto questa soluzione non è più adottabile. Se però assegnamo agli spazi vuoti della nostra immagine rettangolare un colore che definiremo trasparente, ecco che essa si potrà integrare perfettamente con il contenuto dello sfondo sottostante.

Un'altra possibilità di utilizzo dei GIF trasparenti è quella di separatori d'immagini o testi. Immaginate di avere due immagini e di doverle separare di 20 pixel.

E' sufficiente creare un'immagine 20x2pixel con una palette di 2 colori e riempirne tutto lo spazio a disposizione con uno dei due colori.

Assegnate a tale colore l'attributo "trasparente" e memorizzatelo come GIF 89a. A questo punto potete inserire nel vostro documento HTML delle istruzioni simili a queste:
<IMG SRC="img1.gif"><IMG SRC="vuoto20.gif"><IMG SRC="img2.gif">

Ottenendo il seguente risultato:


 
Come creare un' immagine trasparente con Giftrans.
Il trucco che sta dietro a questo effetto speciale sta sostanzialmente nel conoscere quale dei 256 colori della figura é il colore trasparente.

Se l'immagine é costruita da zero sta al disegnatore decidere di quale colore sará lo sfondo.

Se l'immagine é giá fatta é necessario disporre di un programma per la visualizzazione delle immagini in grado di editare la palette e permettere di conoscere il fatidico numero.

In oltre é indispensabile il programma GIFTRANS che permette di marcare il colore trasparente in modo comprensibile ad un browser.

Partiamo da un' immagine giá fatta:

Se lo sfondo non é uniforme si deve renderlo tale con un qualsiasi programma per l' elaborazione delle immagini. Si deve usare per la parte si vuole rendere trasparente un colore che non appare nel resto dell' immagine.

1 - Se il numero n ( 0 < n < 255) é giá noto si puó subito saltare alla fase 4 altrimenti si deve aprire il file gif con il programma in proprio possesso

2 - Si edita la palette dell' immagine: su Paint Shop il comando é Edit Palette e sta sotto il menu Colors, su LView é Palette Entry e sta sotto Retouch etc. Solitamente il programma fa vedere tutti i 256 colori dell' immagine e a questo punto non resta che determinare il numero n (0 < n < 255) corrispondente al colore dello sfondo. A volte conviene ritoccare l'immagine in modo che il colore di fondo non appartenga alla gamma di colori utilizzati nel resto della stessa, in modo da evitare uno spiacevole effetto "traforato".

3 - Conviene rinominare il file su cui si vuole lavorare per es.:
Filename.gif --> Filename.org

4 - Una volta ottenuto il famigerato numero di colore e rinominati i file si utilizza il programma GIFTRANS:
giftrans -t NUMCOL -o Filename.gif Filename.org
Dove
NUMCOL = (0...255) numero del colore che si vole rendere trasparente
Filename.org file ORIGINE
Filename.gif file DESTINAZIONE
Ed ora il vostro file TRASPARENTE é pronto per stupire con effetti speciali il mondo di WWW !!!
 
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Strumenti per la gestione dei file in Debian.

debian filesStrumenti di backup.


tar, cpio, dump; copia di file su larga scala, cp -a, ecc.
(Forse qualcosa su come fare il backup solo di /home e /etc se si ha solo un'unità per floppy, dato che molti utenti non hanno un'unità a nastro).

Come usare tar per copiare molti file o fare il backup dei propri file. Tarball. Penso che questa dovrebbe essere una breve sezione pensata per sistemi per un singolo utente e avere una analisi più dettagliata per gli amministratori di sistema in un altro manuale.

Comandi di backup (contributo di Oliver Elphick, sezione da elaborare e ripulire):

dump - fa il dump di un filesystem alla volta; le sue opzioni di comando assumono che si stia usando un nastro da mezzo pollice (massino 45Mb per nastro) perciò è un po' noioso quando si usa il DAT (2Gb o più). Probabilmente è la scelta migliore per i backup regolari. Non può essere usato per filesystem NFS montati.

cpio - `find [directory] -print | cpio -ovH newc -B >/dev/st0'
tar - `tar cvf /dev/st0 [directory]'
afio - come cpio; supporta la pre-compressione dei file prima dell'archiviazione.
tob - front-end per afio 12.2 Compressione di file con gzip

Spesso sarebbe bello rendere un file più piccolo: per esempio per scaricarlo più velocemente o affinché occupi meno spazio su disco. Il programma per questo scopo si chiama gzip (GNU Zip).
cd; cp /etc/profile ./miofileditest

Passare alla propria directory home, copiare poi un file a propria scelta (/etc/profile) nella directory attuale al contempo rinominandolo in miofileditest. Ciò fornisce un file con cui lavorare usando gzip.
ls –l

Elencare il contenuto della directory attuale. Si noti la dimensione di miofileditest.

gzip miofileditest

Comprimere miofileditest.

ls –l

Osservare il risultato: miofileditest si chiama ora miofileditest.gz. È anche molto più piccolo.
gunzip miofileditest.gz; ls –l

Decomprimere. Notare che miofileditest è ritornato al suo stato originale. Si noti che per decomprimere viene usato gunzip, non gzip.

rm miofileditest

Rimuovere il file, dato che serviva solo per fare pratica.
debian conoscere
Dividere file in parti più piccole.
A volte un file è troppo grande per essere contenuto in un disco o non si vuole inviare un enorme file in rete in un singolo blocco. Si può dividere il file usando l'utilità split e riassemblarlo usando l'utilità cat (concatenare).

cd; cp /bin/bash miofile; ls -l miofile

Copiare l'eseguibile bash in un file chiamato miofile nella propria directory home. Si osservi che miofile occupa un po' più di 400.000 byte cioè circa 400 kilobyte.

split -b100k miofile mioprefisso

Divide il file in sezioni di 100 kilobyte, dando loro il nome mioprefissoaa, mioprefissoab, ecc.

Digitare ls -l per vedere il risultato.

Si può specificare un numero qualsiasi dopo -b: sceglierne uno sensato. Se si tralascia la k, viene interpretato come byte invece di kilobyte. Se si usa m al posto di k, viene interpretato come megabyte.

cat mioprefisso* > mionuovofile

Concatenare tutti i file e scriverli in mionuovofile. (L'uso di * e > è un trucco spiegato in un altro capitolo.)

rm miofile mionuovofile mioprefisso*

Rimuovere tutto.
Trovare file.
Ci sono due diversi mezzi per trovare file: find e locate. find cerca i file reali nel loro stato attuale. locate cerca in un indice creato dal sistema ogni mattina alle 6:42 a.m. (questo è un compito di cron spiegato altrove in questo manuale). locate non trova i file che sono stati creati successivamente alla generazione dell'indice. Tuttavia, dato che cerca all'interno di un indice, locate è molto più veloce: come usare l'indice di un libro invece di sfogliarlo tutto.

Per paragonare i due metodi per trovare file, si finga di non ricordarsi dove si trovi il file di configurazione di X, XF86Config.

locate XF86Config
 
Questo dovrebbe essere piuttosto veloce. Si ottiene un elenco di nomi di file che contengono XF86Config: qualcosa di questo tipo:

     /etc/X11/XF86Config
     /usr/X11R6/lib/X11/XF86Config
     /usr/X11R6/lib/X11/XF86Config.eg
     /usr/X11R6/man/man5/XF86Config.5x.gz
find / -name XF86Config

Si sente molta attività sul disco ed è necessario più tempo. Il risultato ha un aspetto simile a questo:
     /etc/X11/XF86Config
     /usr/X11R6/lib/X11/XF86Config
     find: /var/spool/cron/atjobs: Permission denied
     find: /var/spool/cron/atspool: Permission denied
     find: /var/lib/xdm/authdir: Permission denied

Si noti che find trova solo file che si chiamano esattamente XF86Config, invece di ogni file che contiene quella stringa di lettere. Inoltre find tenta di fatto di cercare in ogni directory del sistema, incluse alcune in cui non si hanno i permessi di lettura. Da ciò derivano i messaggi "Permission denied".

Anche la sintassi è differente. È stato necessario specificare in quale directory cercare, /, mentre locate sceglie automaticamente la directory root. Inoltre è stato necessario specificare una ricerca per nome, usando l'opzione -name. Sarebbe stato possibile anche cercare file usando molti altri criteri, come la data di modifica o il proprietario. Per far sì che find cerchi file il cui nome abbia corrispondenza con la stringa XF86Config, si dovrebbe usare una espressione regolare: find / -name '*XF86Config*'. Come la maggior parte degli strumenti a riga di comando, find accetta espressioni regolari quali argomenti.

In generale find è un'utilità più potente e locate è più veloce per le ricerche di tutti i giorni. Ci vorrebbe molto tempo per spiegare tutta la gamma delle possibili ricerche; per ulteriori dettagli, digitare info find, che fa apparire le pagine info molto dettagliate di find e di locate.
debian-logo
Determinare il contenuto di un file.
Debian è fornita con uno strumento che può avanzare un'ipotesi sul contenuto di un file al posto dell'utente. Non sempre ha ragione. Comunque è ragionevolmente accurato e può essere usato per esplorare il proprio sistema.

file /bin/cp

Si dovrebbe vedere qualcosa di simile a questo:

     /bin/cp: ELF 32-bit LSB executable, Intel 386, version 1, stripped

Saltando la parte tecnica, questo è un file eseguibile per macchine Intel.

file /etc/init.d/boot

Restituisce la risposta:

     /etc/init.d/boot: Bourne shell script text

Significa che questo è un file di testo contenente uno script per la shell Bourne.
 
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Valve la nota piattaforma di distribuzione digitale di videogames è in fase di porting sulla distribuzione Ubuntu Linux.

valveubuntu2Ebbene si, non si tratta della solita bufala o di emulatori, ma della nota piattaforma di distribuzione digitale di videogames sviluppata da Valve (chi ha sviluppato le serie Half Life, Portal, Team Fortress per intenderci) che è in fase di porting sulla distribuzione Ubuntu Linux.

Le notizie ci arrivano direttamente da Valve attraverso il blog apposito aperto dai loro sviluppatori per tenerci informati sui progressi che stanno compiendo. E le novità sembrano incoraggianti.

Si sono dedicati alla conversione di Steam e di un gioco-esempio, Left 4 Dead 2, assicurando che in caso di riuscita del progetto si impegneranno a portare anche tutti gli altri loro giochi. Per prima cosa il porting è cominciato positivamente, ovvero la prima versione aveva delle prestazioni scarse (6 fps, frame per secondo) ma almeno funzionava. Il bello è venuto in seguito: dopo varie ottimizzazioni sia del gioco (da parte di Valve stessa) che dei driver grafici (Amd, Nvidia e Intel, “spinte” dalla Valve), a parità di hardware su Linux si è passati dai 6 fps iniziali a 315 fps, contro i 303,4 fps di Windows.
left4 valve linux
La scelta di Ubuntu è stata dettata, a loro dire, dalla ricerca di un patner con esperienza nella programmazione linux, una relativa stabilità della distribuzione e un buon bacino di utenza iniziale, quindi non escludendo in futuro un’espansione verso le altre distro. Canonical ovviamente si è detta felice di collaborare con una software house di tale importanza, anche nel tentativo di sdoganare un’altra frontiera di linux sui desktop: il gaming. Questo porterebbe, nella loro visione, ad un notevole allargamento del bacino di utenza potenziale.
Steam_for_linux_ubuntu_600-550x308
In tutto questo una domanda potrebbe sorgere spontanea: Ma come si concilia il potenziale “sbarco” massiccio di applicazioni closed su una distribuzione linux?

Ovviamente una persona prima di tutte ci ha pensato, e mi riferisco a Richard Stallman, il padre della Free Software Foundation, noto “estremista” in certi argomenti. La sua analisi è bivalente: da una parte lo vede come una cosa “non etica”, in quanto è sempre software closed e quindi non è educativo per gli utenti che siano felici con programmi non open; dall’altra parte riconosce la potenzialità divulgatrice dietro a questa scelta, che potrebbe far crescere notevolmente la diffusione di linux. Aggiunge, come pro, che “almeno, se proprio devono usare questi giochi, che lo facciano su una piattaforma Gnu/Linux piuttosto che su Microsoft Windows”.

Sicuramente il software closed farà passi da gigante nel mondo di Linux, basti pensare al notevole miglioramento dei driver grafici sotto la spinta “commerciale” di Valve, che fino ad oggi erano stati trascurati.
steam ubuntu
Installazione.
  sudo add-apt-repository ppa:ubuntu-x-swat/x-updates
  sudo apt-get update
  sudo apt-get dist-upgrade

oppure:


  wget http://media.steampowered.com/client/installer/steam.deb
  sudo apt-get install gdebi-core
  sudo gdebi steam.deb
 

  sudo dpkg -i steam.deb
  sudo apt-get install -f   # (If the above command errors)
  sudo dpkg -i steam.deb



 
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QtOctave l’alternativa a MatLab, linguaggio interattivo di programmazione ad alto livello per il calcolo matematico.

qoctaveMolti studenti di facoltà scientifiche ed ingegneristiche presto a tardi si troveranno a dover lavorare con MatLab.

MatLab per chi non lo sapese è un ambiente per il calcolo numerico e l’analisi stattistica che comprende anche l’omonimo linguaggio di programazzione creato dalla MathWorks.

Consente di manipolare matrici, visualizzare funzioni e dati, implementare algoritmi, creare interfacce utente, e interfacciarsi con altri programmi. Nonostante sia specializzato nel calcolo numerico, un toolbox opzionale interfaccia MATLAB con il motore di calcolo simbolico di Maple. E’ usato nell’industria, nelle università ed è multipiattaforma.

Purtroppo tale programma è proprietario e il costo della licenza non è per nulla economico anche se esistono versioni per studenti a costo minore, ma di certo non implementano tutte le funzinalità della versione completa. Quindi lo studente che deve sviluppare il proprio progetto ha quattro alternative:
  1. Utilizzare il programma nei laboratori attrezzati dell’università/scuola (sempre che lo siano)
  2. Comprare una licenza
  3. Piratare il programma
  4. Utilizzare Octave o meglio ancora la sua versione QT
Octave è un linguaggio di programmazione ad alto livello per il calcolo matematico, usato fondamentalmente in modo interattivo.

Ha un insieme di funzionalità fornite per il calcolo matriciale come rango e determinante o specialistiche come decomposizione ai valori singolari (SVD), fattorizzazione LU; sebbene le consenta la soluzione numerica di sistemi lineari non svolge calcolo simbolico o altre attività tipiche di un sistema di algebra computazionale.

Viene usato attraverso un terminale a caratteri, come una console virtuale di GNU/Linux, ma per ottenere dei grafici si avvale di Gnuplot che così è opportuno sia installato assieme a Octave.
L'interazione tra Gnuplot e Octave è trasparente, se il secondo viene utilizzato in una finestra di terminale all'interno del sistema grafico X.

In queste sezioni si mostra solo qualche piccolo assaggio di Octave che dispone di ampia documentazione per conto proprio: info octave.

Anche Octave utilizza la libreria Readline per il controllo della riga di comando, con tutti i vantaggi che ciò comporta per l'utilizzatore.

Octave è facilmente estendibile e customizzabile, sia attraverso funzioni scritte nel linguaggio nativo di Octave, sia attraverso moduli caricabili dinamicamente che possono essere scritti in C, C++, Fortran e altri linguaggi.

Per chi utilizza Matlab e cerca un'alternativa funzionale e open source, Octave è senz'altro la scelta migliore.

Siccome Octave è sprovvisto di GUI (interfaccia grafica) e quindi funziona in modalità testuale (insomma, si digita e si guarda l’output direttamente nel terminale), molti utenti che hanno poca dimestichezza col terminale si trovano disorientati.

In soccorso di quest’ultimi è stato sviluppato l’ottimo QtOctave
Un completo tutorial su Octave in questa pagina

Come dice il nome, il front-end utilizza le librerie grafiche Qt, quindi OSX o linux che sia, bisogna ricordarsi di installare le qt-lib4.

A questo link si possono scaricare sia i sorgenti, sia alcuni pacchetti binari compilati per alcune distribuzioni, anche se non sempre aggiornatissimi.

Per chi utilizza Ubuntu trova il pacchetto già pronto in Synaptic oppure lo può trovare qui

Per quanto riguarda OSX, a questo indirizzo trovate Qtoctave con Xcode, e la dmg è installabile sia su Tiger che su Leopard (testati entrambi).

Come è scritto nelle istruzioni, anche in questo caso bisogna scaricare le libqt4 per OSX, altrimenti tutto quello che si otterrà, sarà un bell’errore nel terminale, e poi si dovrà dire al front-end dove siano i binari di Octave.

La migliore versione di Octave da scaricare è reperibile su Octave-forge

Screenshots.
 






 
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I 10 articoli più letti del mese: Febbraio 2013.

1.- MacBuntu lo script per gli amanti di Linux che stravedono per la grafica del Mac.
MacBuntu è uno script che oltre a cambiare il tema installa anche una barra 3D in basso come nella schermata che vedete sopra.

Macbuntu funziona su qualsiasi ambiente desktop Gnome, ma è scritto apposta per Ubuntu e garantito per i sistemi Debian/Gtk. E si candida così a sostituire Mac4lin, che negli ultimi tempi andava alla grande.
Alla fine avremo i temi, icone, Docky, Global Menu, Compiz Extras e Ubuntu-Tweak il tutto configurato per assomigliare a MacOsX.
Come indica il produttore se all'avvio da livecd parte Unity basta terminare la sessione e riavviarla come Ubuntu "Classico".

2.- 10 editori di testo per Ubuntu 12.10 “Quantal Quetzal”.

LyX è un software libero con interfaccia grafica per elaborare testi. Viene descritto dagli sviluppatori non come un word processor ma come un document processor in quanto permette di concentrarsi sulla struttura del testo invece che sul suo layout.

La fase di stampa viene gestita producendo codice LATEX, con il quale è possibile una stampa di qualità elevata. Gli sviluppatori ci tengono a sottolineare che si tratta di un editore WYSIWYM (What You See Is What You Mean) e non WYSIWYG (What You See Is What You Get).

È particolarmente adatto all'elaborazione di testi scientifici, ma recentemente si sta diffondendo in ambito umanistico e in generale accademico, grazie anche alla possibilità di gestire database bibliografici (attraverso BibTeX), ed è spesso usato per la scrittura di romanzi, specialmente eBook

3.- Facciamo musica con il PC con LMMS.


L'ultima versione rilasciata è la 0.4.5. (11/08/2008).

Download:
Facciamo musica con il computer.

Che si tratti di semplici appassionati o professionisti, con LMMS è possibile comporre brani musicali senza acquistare software costoso.

Molti utenti, in particolare musicisti, affermano di usare ancora Win- perché non trvano valide alternative a programmi come Cubase, Fruity Loops e Logic.

Con questo articolo dimostreremo che è possibile fare le stesse cose e anche di più con il Pingui­no utilizzando un solo programma: LMMS (Linux MultiMedia Studio). Grazie a decine di strumenti, drum machine, bassi e altrettanti effetti, tutti installagli sotto forma di plugin, LMMS permette di sintetizzare e mixare suoni per comporre musica di qual-siasi genere.


4.- Come personalizzare Gnome 3 Shell, ecco 15 temi.
Le discussioni su quale tra i desktop disponibili per GNU/Linux sia il migliore è sempre stata una tra le più gettonate tra gli amanti del pinguino.

Alimentata ultimamente dalla diatriba in Ubuntu per l’adozione di Unity e le discussioni su Gnome 3, quest’aspetto del mondo dei sistemi operativi open source non accenna a tramontare.

I motivi per cui può servire cambiare gestore del desktop possono essere molti: prestazioni, comodità, funzionalità ma anche semplicemente per rinnovare un po’ l’ambiente con cui ogni giorno si ha a che fare. 

Installazione.

  • Loggiarci come root ("sudo -s").
  • Avviare nautilis. 
  • Copiare il contenuto del tema estratto in:


5.- Segreti e novità nella nuova roadmap di Ubuntu 13.04 “Raring Ringtail”.
ubuntu-ringtail-logoMark Shuttleworth ha annunciato tempo fa la prossima versione targata Canonical, Ubuntu 13.04 (nome in codice Raring Ringtail), proponendo agli sviluppatori un approccio leggermente diverso rispetto a quello adottato finora.

Tradotto da alcuni come Lemure Impaziente dovrebbe significare in realtà Bassarisco Impaziente.

In sintesi, l’invito di Shuttleworth resta indirizzato a chiunque voglia contribuire all’evoluzione del progetto, ma questa volta chiedendo ai partecipanti di non divulgare informazioni sulle novità più importanti finché non sarà deciso da Canonical. Una decisione che ha fin da subito attirato a sé numerose critiche, da parte di chi vede in questo percorso un parziale abbandono della filosofia “open”.
   
6.- Dkopp vi consente di copiare i vostri file su dischi DVD o Blu-ray per backup o come sistema di archiviazione.

dkop_1Dkopp è un programma che vi consente di copiare i vostri file su dischi DVD o Blu-ray per backup o come sistema di archiviazione.

Sono disponibili tre modalità di funzionamento. Nella prima, quella completa, tutti i file vengono copiati sul supporto per rendere sorgente e destinazione identiche.

Nelle altre due modalità vengono copiati solo i file aggiunti o modificati dalla prima copia. L’unica differenza fra le due è nella gestione dei file che erano presenti inizialmente, ma poi rimossi.

Per essere sicuri della correttezza dei dati è possibile verificare il contenuto del disco, controllando o tutto il disco o solo le parti aggiornate. Dkopp è rilasciato sotto licenza GPL.

7.- Apollo un browser per iPad con chat di Facebook integrata.


apollo-browser logoApollo è un nuovo ed originale browser per iPad unico nel suo genere, in quanto è il solo ad integrare al suo interno la chat di Facebook.

Grazie ad Apollo potrete chattare con gli amici di Facebook da qualsiasi pagina web che state visitando; esso si integra perfettamente anche con la versione mobile del social network.

Apollo:Browser+Facebook possiede tante interessanti funzioni; oltre alla chat di Facebook integrata (che viene visualizzata in basso a destra), esso possiede una speciale funzionalità, chiamata Video Popout, che permette di visualizzare un video e navigare sul web contemporaneamente: il browser dividerà il vostro schermo in due parti, mostrandovi il video nella parte superiore e le pagine web nella parte inferiore.

8.- Burg Manager una utility per configurare molto facilmente il boot loader Burg.


Burg Manager ci permette di configurare molto facilmente il boot loader burg.
Questo a differenza di grub permette di ottenere una finestra di scelta di boot molto bella.

Con Burg Manager possiamo:
  •     installare burg al posto di grub
  •     emulare la finestra di burg ottenuta
  •     modificare il file di testo di configurazione di burg
  •     selezionare un tema
  •     cambiare la risoluzione
  •     modificare il time out
  •     rimuovere burg
  •     ripristinare grub
  •     installare temi
9.- Installare un Parental Control in Ubuntu utilizzando DansGuardian.

dansguardian_logoMolti vorrebbero limitare l’accesso a determinati siti ai propri figli.

Questo post vuole mostrare come è relativamente facile da fare sotto Ubuntu (questa guida vale anche per Kubuntu, Xubuntu, ecc. e Debian) senza tenere aggiornate manualmente white list e black list.

Per fare questo utilizzeremo dansguardian + privoxy e alcune regole di iptables.

DansGuardian è il programma si occupa di filtrare l’accesso ai siti attraverso varie tecniche come l’analisi dell’URL, del contenuto testuale, delle immagini.

Per funzionare ha bisogno di un proxy, molte guide si basano su SQUID che è più completo ma più difficile da configurare, privoxy è molto più semplice da configurare e ha anche qualche opzione aggiuntiva.

10.- Jamin è un programma per masterizzazione di tracce stereo basato sul server audio Jack.

jamin_logo_3419Jamin è un programma per masterizzazione di tracce stereo basato sul server audio open source Jack  e dotato di analizzatore di spettro, equalizzatore e vari filtri lineari.

JAMin è un modulo software, piuttosto che una sostituzione diretta per sistemi proprietari completi come Sonic Solutions o Sadie.

In questa fase iniziale del suo sviluppo, dispone di 30 bande e 1023 equalizzatori banda, un analizzatore di spettro, un compressore di picco a tre bande.

Aggiunte in progetto comprendono l’elaborazione stereo multi-band, equalizzatore parametrico, un Maximiser loudness e predisposizione e capacità di scena.
 
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Gnome MPlayer lettore multimediale libero per GNOME leggero e con pieno supporto ai sottotitoli.

gnome-mplayer-1.0.7-600x383Gnome MPlayer è un lettore multimediale libero per GNOME che usa MPlayer come backend per la riproduzione di file multimediali offrendo molte altre funzionalità aggiuntive.

Funzionalità:
  • riproduzione di video, audio da file, URL, DVD, Video CD, Audio CD, TV, DVB, e KIO Slaves;
  • controllo di volume, contrasto, luminosità, tonalità e saturazione;
  • opzioni di zoom, full screen (schermo intero) e fixed aspect;
  • libreria multimedia;
Gnome MPlayer è rilasciato con una licenza GNU GPL.

Da sottolineare in questo programma è la leggerezza di sistema nonché il pieno supporto ai sottotitoli, qualora presenti i sottotitoli saranno visualizzati in maniera ottimale senza stare a smanettare per la scelta del carattere giusto, del colore o della grandezza.

Download.
  • hardy (graphics): GNOME MPlayer is a simple GUI for MPlayer [multiverse]
    0.6.0-0ubuntu2: amd64 i386
  • lucid (graphics): A GTK+ interface for MPlayer [multiverse]
    0.9.9.2-1: amd64 i386
  • oneiric (graphics): A GTK+ interface for MPlayer [universe]
    1.0.4-1: amd64 i386
  • oneiric-updates (graphics): A GTK+ interface for MPlayer [universe]
    1.0.4-1ubuntu0.1: amd64 i386
  • precise (graphics): A GTK+ interface for MPlayer [universe]
    1.0.5-1: amd64 i386
  • quantal (graphics): GTK+ interface for MPlayer [universe]
    1.0.6-1: amd64 i386
  • raring (graphics): GTK+ interface for MPlayer [universe]
    1.0.8-1: amd64 i386
    gnome-mplayer01
Installazione.
sudo apt-get install gnome-mplayer

Ultima versione stabile rilasciata: 1.08 del 01/03/2013

Screenshots.
 
GNOME-Mplayer_2
gnomemplayer-review-large_004
gnome-mplayer-2
gnome-mplayer-m
gnome mplayer
 
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